I ragazzi della via Pal
penoso. Barabàs dovette abbandonare la cinghia; Ghereb raccolse le gambe, Vais ricompose le proprie tasche, Cionacos nascose la bocca con la mano
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sul nostro statuto. — Volentieri! — disse Ghereb; e respirò liberato dallo spavento. — Dammi la mano! Si strinsero le mani. — Tra noi avrai il grado di
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un uomo grave, di poche parole. Fece un breve saluto col capo e si avvicinò subito al letto. Prese la mano del ragazzo; gli accarezzò la fronte. Chinò
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avere stretto la mano di tutti, disse ad alta voce: — Chi non viene domani è un disertore e gli consiglio di non farsi più vedere perchè sarebbe
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? — Colnai. — Colnai, consegna tutto il danaro sociale! — Subito. Colnai mise la mano in tasca. Anch'egli aveva le tasche vaste e colme come quelle di Cionacos
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sapere che questa bandiera, passata attraverso tante peripezie, ultimamente era caduta in mano a Ghereb. Franco Ats l'aveva rapita inizialmente ed
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d'essere ansiosi e atterriti. — Non è vero! — esclamò Ghereb. Nemeciech pose la mano sul petto e disse: — Vero quant'è vero Iddio! — Non giurare
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, gridò: — Signor generalissimo! — Cosa c'è? — Debbo comunicare a Vostra Eccellenza che una cameriera con una lettera in mano vuole entrare nel campo
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vicinanze non c'era nessuno, fece un cenno con la mano: Nemeciech sussurrò allora a Cionacos: — Sollevalo! E Cionacos sollevò il presidente issandolo in cima
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li mise in mano a Giovanni. — Guarda, guarda! — disse tra sè Nemeciech — Ho fatto bene ad arrampicarmi quassù. Certo Ghereb ha bisogno di qualcosa
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avevano compreso. Boka non aveva stretto la mano a Ghereb, ripeteva il gesto di rifiuto; poi avevan visto Ghereb piangere ed avviarsi. All'ultimo
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